Da
Viganego si prende la mattonata in discesa di fronte all’ingresso del “presepio
nel bosco” come l’anno scorso ma al primo bivio si prende la mattonata che sale
sulla destra e dopo aver passato le ultime case del paese si prende il sentiero
che ci porta a PIAN DELLA MADONNA (Km1,17) dove al bivio prendiamo in salita
sulla destra il “sentiero Alinovi”.
Salita a
tratti ripida ed a tratti
corribile ,molto godibile il paesaggio con bosco fitto di faggi e castagni ,nei
punti piu’ ripidi camminando si puo’ scorgere sulla sinistra il monte
Candelozzo con la sua inconfondibile antenna ,il paese di Davagna e il Passo
del Fuoco sopra il Passo della Scoffera, mentre volgendo lo sguardo a sinistra
sono riconoscibili i monti che separano la Val di Lentro dal mare (ma ne
parleremo piu’ avanti…)
In
localita’ Piassi (Km2,13) incontriamo un bivio e prendiamo la discesa sulla
destra che ci condurra’ a Terusso.La discesa e’ molto bella anche se il passo
del sentiero e’ stretto per cui e’ meglio non guardare molto il panorama e
concentrarsi sugli appoggi.Dopo una curva sulla sinistra ci appare lo splendido
paese di Terusso,il sentiero lascia spazio alle mattonate tipiche ed in breve
si arriva nel cuore del paese (Km3,37).
Dalla
piazza della chiesa si sale a sinistra e presto si riprende a correre sul sentiero che passando al di sopra
della carrabile ci porta con bellissimi saliscendi nel bosco a Cisiano ,dove
arrivando attraversiamo la strada(Km5) e ci buttiamo in discesa nei vicoli del
paese fino ad uscirne nei pressi della sede della societa’sportiva dove e’
posto il primo ristoro(Km5,4).
Dopo il
ristoro,si riprende attraversando la frazione di Ferli e raggiungendo un bivio
dove prendiamo la discesa sulla destra. Attenzione perche’ e’ breve ma
piuttosto ripida e con pietre scivolosissime . Dopo due tornanti possiamo
ammirare sulla destra una cascata ed arriviamo al torrente Lentro che forma due
splendidi laghi. Lo superiamo attraversando un ponte in pietra(Km6,61) di
pregevole fattura e cominciamo la salita verso il passo Cordona. E’ la seconda
grande salita del trail ,quasi 2 chilometri per salire di 400 metri. Ci sono
alcuni brevi tratti corribili ma per il resto e’ piuttosto ripida, in alcuni
punti anche scalinata con lastroni di pietra. Si addolcisce verso il finale
quando si esce dal bosco e tramite un declivo prativo ricoperto di arbusti si
giunge alla strada del Fasce presso il passo Cordona(Km8,4).
In questo
ultimo tratto e’ facile che si debba fare uno slalom in quanto in cima c’e’ una
fattoria e circolano liberi maiali,capre pecore e via dicendo per cui se
sentite qualche odore poco piacevole non date la colpa allo sforzo di chi vi
precede!!!!!
Tanta
fatica per niente!! Neanche per sogno. Attraversate la strada e comincia un
tratto fantastico. Saliamo sulle montagne russe . Salita al Monte Rotondo e
discesa al Bocchin di Pozzuolo, salita ai monti Possuolo e Pram e discesa al
Bocchin di Leva’,salita al monte dell’Uccellato e discesa a Case Becco(Km11,1
–secondo ristoro). Sono 3 chilometri di goduria,salite e discese brevi ma
impegnative ma condite da un panorama mozzafiato: ecco il mare,se siamo
fortunati ad avere una bella giornata di sole si puo’ vedere il promontorio di
Portofino e tutto il Golfo Paradiso e il Golfo di Genova .In giornate
particolarmente nitide si vede tutto l’arco della Liguria dalle cime
dell’imperiese a tutti i promontori dello spezzino e perfino la Corsica.
Peccato
che l’osteria di Case Becco sia da tempo chiusa perche’ poteva essere una bella
idea fermarsi qui, ma ci tocchera proseguire per gustare la cucina locale!!!!!
Oltrepassata la strada iniziamo uno splendido traverso in leggera salita ma
corribilissimo.Siamo sulle pendici del monte Bado e del monte Becco nel punto
dove inizia la Val di Lentro e se volgiamo lo sguardo a sinistra possiamo
vedere la nostra “cima Coppi” il monte Croce di Fo(mt.973 s.l.m.). Dopo circa 2
chilometri arriviamo al colle di Bado (Km 13,1) dove volgendo lo sguardo verso
destra possiamo vedere la Val Fontanabuona che corre parallela al mare.
Al bivio
non ci facciamo spaventare dalla direttissima per il Croce di Fo ma prendiamo
il sentiero sulla sinistra ed iniziamo la nostra ultima fatica in modo un po’
piu’ dolce . Arriviamo fino ad una roccia ‘E Scagge dove giriamo a destra e
seguendo il crinale raggiungiamo la croce in vetta(Km14,2). Sfido anche i
top-runner a non rilasciare il piede dall’acceleratore e guardarsi un po’
intorno. Vista a 360 gradi spettacolare,da lasciare senza fiato (o forse e’
colpa dell’ultimo tratto di salita!!!!).
Si
prosegue verso nord e poi ci si “tuffa” a sinistra in ripida discesa su prato
fino a raggiungere un cancelletto che delimita l’area di un centro per
l’addestramento cani. In questo tratto non c’e’ un vero sentiero ma solo la
liberta’ e il piacere di correre verso un punto preciso senza altri
vincoli.Siamo a Pian della Speranza, superata una collinetta che sicuramente la
fatica ci fara’ sembrare interminabile ,dopo una breve discesa eccoci
all’ultimo ristoro Colle Speranza(Km15,7).
Dopo il
ristoro affrontiamo l’ultima fatica ,non vi spaventate anche se il nome e’
tremendo e’ solo un’altra collinetta (Monte Costa Lione), discesa e
“lunghissimo” tratto d’asfalto (circa 30 metri),costeggiamo la recinzione delle
antenne dell’aeronautica e ci buttiamo giu’ dal sentiero Alinovi . Discesa
bellissima,in poco meno di 3 chilometri e mezzo perdiamo 500 metri di quota. E’
molto corribile ma la stanchezza puo’ fare brutti scherzi per cui e’ meglio
usare un po’ di prudenza (magari non usate le rampe per salti dei bikers!!!! Io
l’ho fatto che figata!!!!!!), ora e’ proprio finita ripercorriamo il tratto dal
bivio per Terusso ,arriviamo a Pian della Madonna e giriamo a sinistra.
Eccoci
all’arrivo di Viganego, ora basta fatica, doccia,si mangia e parte la
DELTA-FEST!!!!!!